Pellegrinaggi in Bosnia Erzegovina

L’esperienza umana, storica, spirituale e di amicizia di questo viaggio è davvero straordinaria. Sono soprattutto le persone che si incontrano che rendono l’esperienza unica. Molti compagni di viaggio, con una scioltezza disarmante, dedicano molte delle loro risorse in termini economici e di tempo all’assistenza di persone meno fortunate di noi

Queste esperienze fanno vedere il mondo in una luce diversa. Da una parte ci si avvicina a tante situazioni di sofferenza. Ma dall’altra, ci si sente prossimi a molte persone che senza eroismi o protagonismi spandono comprensione, impegno sociale non urlato e soprattutto amore. Sembra paradossale: a volte bisogna avvicinarsi alla sofferenza per sentire quanta bontà esiste in questo mondo

E' stato toccante per alcuni momenti e divertente in altri. Toccante quando si vedevano le persone affollarsi davanti ad un furgone per prendere quel poco che c'era, bello vedere dei sorrisi per quel poco che c'era

Alcuni religiosi, e soprattutto religiose, incontrate sul nostro cammino, hanno una luce negli occhi che denota una forza interiore davvero soprannaturale. Una serenità ed una forza d’animo indomita, in condizioni che a noi sembrano insopportabili per solo poche ore. Davvero grandi esempi e testimonianze, che aprono e riempiono il cuore di speranza

Si vorrebbe portarsi dietro tante cose di questa esperienza: i sorrisi dei bambini degli orfanotrofi, gli sguardi di apprensione misti ad amore delle persone che li accudiscono, le strette di mano delle migliaia di pellegrini riuniti in nome dello stesso amore, l’impegno dei ragazzi di Sprofondo a Sarajevo, le incrollabili certezze e l’indomita risoluzione dei religiosi e delle religiose locali. E tutte le splendide amicizie, vecchie e nuove, di questo viaggio

Si guadagna ottimismo. Gran cosa

Mi ha colpito come la gente fosse tranquilla e si respirava un'aria di pace nei luoghi dove siamo andati

Innanzi tutto ci tengo a ringraziare tutte le persone che ci hanno permesso di partecipare a questo viaggio. Andare in Bosnia e aiutare quelle persone penso abbia tirato fuori il meglio di ognuno di noi: adulti e ragazzi. Ci sono state molte cose che mi hanno colpito: i sorrisi, gli sguardi stessi, l’amore che si poteva benissimo vedere negli occhi delle madri. E’ stata un’esperienza bella, quanto forte. E forse la cosa che ha permesso a tutti quanti noi di svolgerla al meglio è stata l’unione. C’era una forte sintonia tra noi, in quanto persone che stavano condividendo qualcosa di magico, insieme, come gruppo!!! Mi sono sentita subito parte di esso. Ci sono stati anche forti momenti di preghiera ai quali ho partecipato. Non mi hanno cambiata, ma sicuramente mi hanno colpito e mi hanno fatto capire che ci si può sentire più in pace con se stessi, con la fede nel cuore. Quest’esperienza la consiglio a tutti perché veramente apre le porte del cuore. Aiuta a far apprezzare ciò che abbiamo. A volte noi diamo per scontato avere un pasto caldo e un tetto sotto il quali starsene a dormire. Purtroppo per alcuni non è così. Fortunatamente ci persone come Alberto, la nostra guida, che da anni portano aiuti a queste popolazioni. E’ grazie a lui e alle persone che lo seguono ogni anno nei vari pellegrinaggi , se i meno fortunati possono tornare a sperare e a gioire, seppur con piccole cose. Questo viaggio oltre avermi aperto interiormente il cuore, mi ha fatto capire quanto sono fortunata ad avere ciò che ho . grazie a tutti!!!